di Luca Ricci (Instagram)
Fondatore di "Per le Riforme che servono all'Italia" - (Instagram)
Nella giornata di sabato 14 settembre si é svolto il primo appuntamento in direzione della formazione di un partito unico riformatore e centrista (evento organizzato da Nos a Milano). Le sensazioni di sabato erano le stesse di settembre 2022 quando l’allora Terzo Polo, con nulla da perdere e tanto da dire, si metteva in gioco con una proposta politica chiara, pragmatica e riformatrice. Oggi il compito di tutte le forze di area é unirsi: una parte di queste forze lo sta facendo già in un partito unico, un’altra parte no. Guardando avanti, verso le prossime politiche, servirà dialogo e conciliazione per unirsi in una lista unica anche con chi non vuole aderire a un partito unico, ma condivide una visione di Paese alternativa ai poli e riformatrice: parlo di Azione (se rimarrà ovviamente fuori dal campo largo) e del Movimento Drin Drin, dato che +E e IV sono de facto nel campo largo. Ovviamente questa lista unica tra più liste non potrà mai nascere senza il venire meno degli egoismi personali dei singoli leader di area. Staremo a vedere.
Per quanto concerne l’aspetto elettorale é fondamentale che questa area politica individui i propri gruppi sociali di riferimento (ovvero chi paga il malfunzionamento dell’attuale sistema Italia) e li rappresenti con chiarezza e proposte pragmatiche: parlo del mondo del lavoro dipendente privato stratassato, parlo del mondo dell’impresa che innova, vuole crescere e investire. Parlo dei tanti giovani stanchi di una destra e una sinistra che li ha letteralmente dimenticati. Le prossime elezioni 2027 (2026?) saranno letteralmente decisive per il futuro di un Paese con salari al palo, debito pubblico alle stelle, crescita stagnante e un welfare (spesso clientelare e non produttivo) sempre meno sostenibile. Abbiamo il dovere di non far affondare la barca. L’Italia seria si mobiliti per salvare il Paese. Le prossime elezioni politiche saranno l’ultima chiamata.
Luca Ricci
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Sicuramente le prossime elezioni politiche saranno decisive. Sarà importante vedere come ci si arriva. Da un lato la partita Perla unione dei vari frammenti di centro che oggi navigano senza prospettiva in quell'area, dall'altro la prospettiva di una riforma elettorale, con o senza premierato, voluta da Schlein e da Meloni, per confermare è perpetuare un bipolarismo che assicura ai partiti di maggioranza relativa di entrambi gli schieramenti la conservazione del potere e la prerogativa di costruirsi un parlamento a propria immagine e somiglianza. Quest'ultima ipotesi farebbe fuori qualunque prospettiva di "centro". Per questo la partita che si giocherà nei prossimi mesi sarà decisiva per la sopravvivenza di quest'area.