Partito Liberaldemocratico - Le Parole di Nicola Giovanetti.
Nicola Giovanetti è stato il fondatore di libeRI! - Appello Libdem per richiedere l'unità dell'area liberaldemocratica sin dal 2021. Oggi promotore e attivista del neonato Partito Liberaldemocratico.

Caro Nicola, ti ringrazio per aver accettato il mio invito.
-Quali sono le prospettive del nuovo Partito Liberaldemocratico italiano nel superare il bipolarismo politico e attrarre elettori delusi?
L'obiettivo del Partito Liberaldemocratico sarà quello di rappresentare l'Italia che si impegna, si sforza, lavora e desidera una società libera e democratica. Penso che oggi le persone siano stanche di una politica che parla del nulla (basta pensare a settimane passate sul caso di Maria Rosaria Boccia) ed è per questo che molti, tra cui molti giovani, non votano. Il nostro obiettivo è quello di porre al centro questioni vere come il lavoro, gli stipendi, le tasse, la scuola con l'obiettivo di riattivare l'ascensore sociale che è alla base del benessere. Per fare tutto questo è necessario superare il bipolarismo, ma non perché non è una cosa positiva in sé, ma per ciò che è diventato ossia una sfida a chi urla di più senza entrare nel merito delle questioni. Insomma bisogna superare il bipolarismo ma soprattutto la polarizzazione delle opinioni, il bianco o nero e riprendere a ragionare, semplificando il messaggio, sulle sfumature di grigio delle nostre società.
-Quali strategie possono essere adottate per rafforzare la democrazia liberale europea contro le minacce interne ed esterne?
Recuperando il vero senso delle parole ma soprattutto rimuovendo le cause delle minacce interne ed esterne. Per quanto riguarda le minacce interne è necessario dare risposte forti sui temi della crescita economica, della redistribuzione delle opportunità, dell'ascensore sociale (perchè è vero che la globalizzazione ha fatto uscire milioni di persone dalla povertà ma è anche vero che ha redistribuito verso altri continenti ricchezza e opportunità) e dell'immigrazione. C'è bisogno di ridare un senso alle parole libertà, identità, pace e riaffermare i valori liberaldemocratici che sono il dna del sogno europeo. Per le minacce esterne invece occorre rafforzare il coordinamento tra gli Stati, arrivare alla difesa comune con un esercito europeo, bisogna difendersi dalla guerra ibrida a livello di cybersecurity, fake news e immigrazione come arma politica, bisogna superare il potere di veto dei singoli stati per poi arrivare ad un vero Stato federale Europeo con un presidente democraticamente eletto. Non sarà un percorso semplice però occorre iniziare a lavorarci anche riprendendo il concetto di Europee a più velocità. Bisogna muoversi però!
-In che modo l'Italia può migliorare la sua competitività economica garantendo al contempo una concorrenza leale tra le imprese?
L'Italia sembra la bella addormentata nel bosco. E' un paese sostanzialmente fermo da 40 anni, è un paese anziano non solo anagraficamente ma anche culturalmente. In più è caratterizzata da due grandi problemi: una spesa pubblica abnorme allocata soprattutto sulle pensioni retributive e un'evasione fiscale inaccettabile. Dunque occorre fare fondamentalmente 3 cose: ridurre la spesa pubblica verificando dove ci sono sprechi ed ingiustizie riallocandola sui servizi soprattutto per istruzione e giovani coppie, ridurre le tasse sul ceto medio che è il vero motore di questo paese e una lotta senza frontiere all'evasione affermando il principio che tutti i soldi recuperati dovranno essere impiegati nella riduzione delle tasse. Accanto a queste 3 cose è necessario fare una lenzuolata di liberalizzazioni incredibile a partire dai taxi, dal commercio ai balneari e creare programmi per attrazione di cervelli, capitali e imprese dall'estero per essere più innovativi come ha fatto la Francia di Macron.
-Grazie Nicola.
Link account Instagram.
Scrivi la tua opinione nei commenti.
Comments