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"Cattolici al Centro" - le PAROLE di Giorgio Merlo.

“Cattolici al Centro” - Le Parole di Giorgio Merlo.

Autore del libro “Cattolici al Centro”, giornalista, sindaco di Pragelato, già Deputato della Repubblica Italiana.



Caro on.le Merlo, ti ringrazio per aver accettato il mio invito.


-Cattolici al Centro è il titolo del tuo nuovo libro (dal 17 dicembre in libreria e online).

Dopo trent'anni di divisioni, il titolo che hai scelto, vuole rappresentare una nuova missione per i Popolari di Centro?


“Cattolici al Centro” è il titolo del mio ultimo libro e vuole riassumere, proprio con questo titolo, la collocazione naturale di questa cultura nell’attuale cittadella politica italiana.

E questo perchè ricostruire un progetto politico centrista, riformista e di governo e, al contempo, rideclinare una credibile e moderna “politica di centro”, sono e restano i due impegni prioritari di chi si riconosce nella nostra cultura, nella nostra tradizione e nel nostro pensiero. L’obiettivo non può essere, come è capitato concretamente in questi ultimi anni, quello di ridiventare i “cattolici indipendenti del Pci”. Tradizione da rispettare, come ovvio, ma che resta agli antipodi della intera lezione democratico cristiana e della migliore stagione del cattolicesimo popolare e sociale. Ecco perchè oggi, come ieri, tocca ai cattolici riscoprire e riattualizzare una nuova e rinnovata cultura politica di centro. Anche perchè l’attuale radicalizzazione del conflitto politico non può essere la stella polare che orienta il comportamento concreto dei cattolici italiani.


-L’assenza del pensiero Popolare ha impoverito la politica italiana?


È indubbio che l’assenza del pensiero politico e culturale del popolarismo di ispirazione cristiana ha contribuito ad indebolire non solo la stessa presenza pubblica dei cattolici ma, semmai, l’intera politica italiana. Certo, non si può replicare meccanicamente e passivamente

la storia politica. Penso, nello specifico, alla straordinaria esperienza del Partito popolare italiano di Franco Marini e di Gerardo Bianco. Ma è altrettanto indubbio che una rinnovata presenza dei cattolici, seppur nel rispetto di un ormai radicato e profondo pluralismo nelle varie scelte elettorali, passa solo attraverso la capacità di saper far tornare questa cultura protagonista nei vari partiti centristi. Ben sapendo che il passato non si può più replicare da un lato e che, dall’altro, non si può soltanto accontentarsi di essere “ospitati” come, purtroppo, capita ancora oggi in molti partiti tanto sul versante della destra quanto, e soprattutto, su quello della sinistra. O si ritorna ad essere protagonisti o ci si riduce ad essere banalmente gregari.


-Come si supera il bipopulismo e come si organizza una nuova offerta politica di Centro?


Il bipolarismo sarà difficilmente scardinabile nei prossimi anni. E questo non solo perchè esiste un sistema elettorale che spinge verso il bipolarismo, ma anche perchè è ormai radicato nella pubblica opinione - almeno in quella che si reca ancora alle urne - che l’alternanza è tra il centro destra e il centro sinistra. Semmai, e qui c’è il nostro ruolo e la nostra stessa “mission”, si tratta di saper condizionare la costruzione dei rispettivi progetti politici. E questo lo si può fare solo se esiste una cultura politica di centro che non può che essere dispiegata dai cattolici popolari e sociali, e che siano in grado di giocare un ruolo importante se non addirittura decisivo. Ma questo lo si può fare solo se non si pensa di ritagliarsi un ruolo gregario e del tutto ininfluente. Perchè non sono certamente gli attuali cattolici del Pd o quelli all’interno del partito di Giorgia Meloni a poter condizionare il

progetto dei rispettivi partiti. Quelli, come tutti sanno, si accontentano di una manciata di seggi parlamentari sicuri e blindati in cambio di un sostanziale silenzio politico e culturale.

-Grazie On.le Merlo.



Link libro "Cattolici al Centro":




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